Le attività di testing hanno seguito la fase laboratoriale (workshop) durante la quale gli insegnanti e gli educatori culturali hanno esplorato come i principi della peer-education potessero essere concretamente combinati con quelli dell’educazione al patrimonio culturale.
La fase di sperimentazione ha visto coinvolti studenti e docenti di Scuola Secondaria ed educatori dei tre paesi partner (Italia, Grecia e Spagna) che hanno realizzato una serie di attività stimolanti, creative e interattive alla scoperta del patrimonio tangibile e intangibile dei loro territori. Grazie all’approccio non-formale ed alla metodologia peer che contraddistingue tutta la proposta educativa HEROES, i ragazzi hanno vissuto quest’esperienza da protagonisti attivi ed hanno potuto apprezzare in prima persona quanto l’educazione ai beni culturali possa contribuire in modo coinvolgente al loro personale percorso di conoscenza e crescita.
Le attività testate ad Atene, Malaga e Firenze sono state:
- “Caccia al tesoro nell'antica Grecia” (EKEDISY): un percorso alla scoperta della storia greca antica e del patrimonio tangibile di Atene, con l'obiettivo di conoscere I diversi periodi della storia locale e I suoi capolavori;
- La “Virgen de la Victoria de Málaga” (UMA), un'attività incentrata sull'icona della Vergine della VIttoria tra arte antica e contemporanea. Partendo da uno studio sul Santuario e sulla Cattedrale di Malaga dedicati alla Vergine e sul Museo Jorge Rando, dove è custodita la reinterpretazione contemporanea della sua immagine (ad opera di Jorge Rando), i ragazzi hanno realizzato opere creative originali con al centro questa figura sacra;
- Gli “Ambasciatori Digitali dell'Arte” (Gallerie degli Uffizi), per la creazione di brevi video il cui tema fosse il patrimonio culturale come motivo di ispirazione per la ripartenza del Paese. Partendo da opere presenti nei musei locali oggetto dei loro video i ragazzi hanno dato la loro interpretazione del tema seguendo la loro sensibilità e personale creatività;
- “FIRENZE the Right Way 2.0” (Istituto Marco Polo), il centro storico di Firenze è oggetto di questa attività dove gli studenti sono stati impegnati come “guide” per visitatori e residenti alla scoperta delle bellezze storiche, culturali e ambientali del territorio, proponendo loro anche servizi di ospitalità e svago con l'obiettivo di sensibilizzarli alle buone pratiche di turismo sostenibile.
In ogni paese le attività di sperimentazione si sono confrontate con le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, che ha sì richiesto un grande sforzo ma ha anche offerto una grande occasione a tutti i soggetti coinvolti per mettersi ancor più in gioco. Sia i ragazzi che gli insegnanti e gli educatori culturali hanno raccolto la sfida lanciata dalla pandemia facendo proprie tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. I ragazzi hanno fatto lezioni online per la preparazione teorica, svolto visite virtuali sui siti d’interesse (musei, gallerie, siti esterni) e hanno dato grande impulso alla ricerca di nuove vie d’espressione che coniugassero educazione, tecnologie digitali e patrimonio culturale. In questo senso, le attività di sperimentazione – al di là di quanto inizialmente programmato – si sono dimostrate “figlie del loro tempo” ed hanno creato l’occasione per apprezzare una volta di più il potenziale creativo e di resilienza dei giovani.